L’ingegnere Renato Carraro, titolare della ditta C.&C. s.a.s., ha deciso di pubblicare una serie di video sulla marcatura CE con lo scopo di fornire ulteriori informazioni utili.
La C.&C s.a.s. accetta con riconoscenza qualsiasi Vostra osservazione o critica, sarà utile e bene accetta.
Grazie in anticipo e buona visione.
Benvenuti a tutti, l’argomento di questo video è chi ha l’obbligo di eseguire la marcatura CE.
Chi applica le procedure di marcatura CE?
Le procedure produttive e gestionali per rispettare le leggi e poter applicare la marcatura CE sui prodotti devono essere messe in pratica dai produttori.
Chi sono per la legge i produttori?
Per la legge i produttori sono i soggetti europei che immettono sul mercato un prodotto, utilizzando il proprio nome.
Solo chi realizza i prodotti o anche altri?
Non solo chi ha realizzato realmente il prodotto ma anche chi lo vende, eliminando il nome del produttore ed utilizzando il proprio, viene considerato dalla legge come produttore.
Per chi valgono le leggi europee?
Le leggi sulla marcatura CE sono leggi europee, valgono sul territorio europeo, per i soggetti europei, che sono i soli a poter marcare un prodotto.
Chi può essere considerato produttore se il prodotto viene da fuori Europa?
Nel caso di produttori che hanno sede fuori Europa l’importatore viene considerato come produttore, infatti la legge non ha modo di intervenire nei confronti di un produttore extra europeo.
Un soggetto extraeuropeo può fare?
Un soggetto extraeuropeo può vendere in Europa i prodotti con il suo marchio se nomina un mandatario per la marcatura CE oppure se apre una filiale in Europa, in questo caso il responsabile è il mandatario o la filiale europea.
Arrivederci al prossimo video
Chiedo venia, non trovando la risposta ho replicato la domanda. Mi scuso. Buon lavoro e grazie per la pronta ed esaustiva risposta.
Buongiorno ingegnere,
stiamo avviando una nuova attività che si prefigge di produrre e commercializzare paste modellabili a base di collante vinilico, ad uso non necessariamente rivolto a bambini, dunque non necessariamente appartenenti alla categoria “giocattolo”, ma a scultori professionisti, hobbisti, o a scuole di modellazione. Non ci appare chiaro comprendere se tale tipologia di articolo ha, e in caso affermativo quale tipologia, obblighi nei confronti della marcatura CE.
Grazie anticipate e complimenti l’ottimo lavoro svolto.
Cordiali saluti
Patrizio
Gentilissimo Ingegner Carraro,
stiamo avviando una nuova attività che si prefigge di produrre e commercializzare paste modellabili a base di collante vinilico, ad uso non necessariamente rivolto a bambini, dunque non necessariamente appartenenti alla categoria “giocattolo”, ma a scultori professionisti, hobbisti, o a scuole di modellazione. Non ci appare chiaro comprendere se tale tipologia di articolo ha, e in caso affermativo quale tipologia, obblighi nei confronti della marcatura CE.
Grazie anticipate e complimenti l’ottimo lavoro svolto.
Cordiali saluti
Patrizio
Salve, la decisione se destinare il prodotto ad un pubblico sopra i 14 anni, o anche al di sotto di tale età, spetta a Voi.
Se volete stare anche al di sotto dei 14, dovete considerarlo gioco e di conseguenza marcarlo CE.
Se lo limitate all’utilizzo solo a persone sopra i 14 anni, dovete rispettare la direttiva 2001/95/CE.
Cosa cambia?
Nella sostanza di ciò che dovete fare, assolutamente nulla.
Nella forma cambia qualcosa, ovvero nell’etichetta del prodotto non ci sarà il marchio CE.
Un prodotto deve sempre essere garantito sicuro, quindi la sicurezza si analizza utilizzando una specifica direttiva o un’altra, ma non cambia la sua sostanza. Una carriola rimane tale sia che la spinga o che la tiri.
Sono i fautori delle “scorciatoie ad ogni costo” che sostengono, che non essendoci l’obbligo di marcatura CE, non si debba fare nulla, come ad esempio per le macchine pre direttiva o con più di 10 anni.
Anche a me farebbe piacere fare bella figura, dicendo al molti clienti: non c’è nulla da fare.
Tanto poi sono loro a rimetterci.
Noi comunichiamo quello che sta scritto sulle leggi e non quello che ci fa piacere o è un nostro interesse, chiarendo che la marcatura CE il produttore la può e la deve fare “in proprio”, poi se decide di chiederci un supporto, siamo contenti di fornirlo, è il nostro lavoro, ma non modifichiamo le leggi per i nostri interessi.
Lasciamo questo giochetto ai facilitoni, per i quali nulla si deve fare ed ai venditori di certificati inutili, per i quali al contrario, senza certificato si compie peccato mortale (per loro).
La ringrazio e La saluto cordialmente
ing. Carraro
La ringrazio infinitamente per la pronta ed esaustiva risposta, ingegner Carraro. Nonchè per la franchezza manifestata. Precise le Sue indicazioni.
La domanda non nascondeva, questo solo per essere parimenti chiari, il desiderio di trovare soluzioni in grado di ridurre il carico procedurale, semplicemente palesava, o voleva palesare, l’esigenza di avere lumi e indicazioni utili in un primo approccio alla materia, decisamente vasta e di interpretazione non sempre facilmente univoca (almeno per i non addetti ai lavori come me).
Detto questo, sebbene la Sua indicazione mirasse alla necessità oggettiva di procedere a prescindere dal target di utilizzatori nella direzione della sicurezza di un prodotto, risulta ancora nebuloso la misura dell’onere e la complessità dell’attuazione delle normative previste per la certificazione di un prodotto della fattispecie in oggetto. In sostanza, nella fase di una valutazione di fattibilità, ci preme capire tempi, complessità e costi (ovviamente anche sommari) delle operazioni di “messa in regola” e di “messa in strada” del prodotto.
Grazie anticipatamente per eventuali repliche.
Cari saluti, buon lavoro.
Patrizio
Salve, per evitare risposte non pertinenti relative alle soluzioni da adottare nel Vostro caso, ritengo che la cosa più conveniente sia un contatto diretto con la nostra società, carraro@marchioce.net è l’indirizzo a cui scrivere per richiedere un preventivo.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Grazie ancora, ingegnere, sarà fatto.
Cordiali saluti, a presto.
Patrizio
Buongiorno,
abbiamo acquistato delle chiavette USB da un fornitore lo scorso anno con una dichiarazione di confomità datata ottobre 2013.
Stiamo facendo un nuovo acquisto di chiavette simili (solo il “guscio” esterno è diverso, il meccanismo è il medesimo) e il fornitore ci ripropone lo stesso certificato di confomità dicendoci che “vale 3 anni”. E’ vero?
Grazie
Ceriani M.
Buongiorno, da quanto Lei scrive deduco che l’argomento “marcatura CE” è notte fonda per il Suo fornitore e Lei che si fida di lui, non può di conseguenza avere le idee chiare.
Innanzitutto è necessario sapere se il fornitore è in UE o fuori UE.
Se è in UE deve fare la dichiarazione di conformità e firmarla. Tale dichiarazione la deve fare per ogni prodotto/lotto fornito, non ha scadenza perchè dichiara che il prodotto è sicuro e lo dichiara lui apponendo la firma.
Se il produttore è fuori UE, può scrivere qualsiasi cosa, non vale nulla per il semplice fatto che non è un soggetto perseguibile dalla legge e quindi nulla di ciò che scrive interessa alla legge, in questo caso il soggetto obbligato alla marcatura CE è Lei.
In entrambe i casi il certificato di cui Le parla il fornitore, non è richiesto dalla legge, quindi parlare della sua validità è come parlare del sesso degli angeli.
Anche volendo parlare di certificati, in ogni certificato ci sta scritto: “questo documento riguarda esclusivamente il prodotto testato, non dice nulla sulla produzione di serie” quindi dato che Lei non acquista il campione (che comunque è un pezzo solo), ma acquista i prodotti di serie, a cosa serve quel documento, ammettendo che sia veritiero e che non sia “scaduto”?
I certificati sono il più moderno ed efficace esempio di specchietto per le allodole, e Lei non può immaginare quante siano le allodole, tra i consumatori, gli importatori, gli operatori commerciali, le autorità di controllo, è un fattore realmente by partisan, tanto per usare un termine tanto caro ai nostri politici, che non ho messo nell’elenco delle allodole, perchè loro volano sicuramente più alto.
Spero che la risposta sia chiara ed esaustiva, in caso contrario ci trova sempre qui.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Grazie…molto chiaro ed esaustivo.
Cordiali saluti
Ceriani
buonasera,
Ho letto la direttiva e suoi allegati.
Ho contattato un laboratorio (TTinstitute) per chiedere di effettuare prove meccaniche sul gancio in questione. È necessario inoltre effettuare prove chimiche anche se il gancio è fatto di un solo materiale, nylon.
il laboratorio mi ha chiesto di fornire la scheda tecnica del nylon.
Grazie
Salve, naturalmente Lei è libero di far eseguire tutte le prove che desidera, ma forse sarebbe meglio che Lei si facesse mettere per iscritto e firmare, in base a quale legge Lei è obbligato a fare i test su un gancio per quadri. Una cosa è l’opportunità di fare i test, in questo caso a mio avviso del tutto superflui, un’altra cosa è essere obbligati dalla legge a farli.
Ovviamente se chiede a chi fa i test se servono Le diranno sempre di si, ma attenzione ai verbi servire non significa essere necessario. Naturalmente nessuno glielo vieta ed io non intendo convincerla di nulla, consiglio solo di identificare e leggere la legge che impone prove meccaniche e chimiche su un gancio in nylon per quadri.
La ringrazio e La saluto cordialmente.
Ing. Carraro
Buonasera,
I test servono a noi per lo sviluppo di un gancio adeguato alle nostre esigenze. Abbiamo consultato diverse società di certificazione CE ma nessuno è riuscito a darci risposta in merito, solamente lei ci ha dato subito una risposta concreta e decisa. Per questo la ringrazio.
Salve, per essere certo di non aver commesso errori chiedo conferma che stiamo parlando di ganci per quadri, magari se mi indicasse il peso massimo avrei le idee più chiare.
Se siamo in questo ambito Le confermo che non c’è alcuna necessità di test esterni, li potete fare Voi senza problemi.
Fissate un gancio ad un vincolo solido (parete o altro) appendete un peso pari a 4 volte quello massimo ammissibile e poi osservate cosa succede. Se si manifestano deformazioni permanenti sul gancio, c’è qualcosa da cambiare.
I soldi non sono i miei, ma invece di buttarli in inutili test destinateli ai Villaggi SOS o ad altre iniziative simile, avranno un impiego molto più utile.
Cordiali saluti
ing. Carraro
buonasera,
Stiamo parlando di un gancio per quadri e specchi che possa sostenere fino a kg 15 di carico.
Credo, che agganciare kg 60 porti ad un allungamento e rottura quasi immediato. Comunque, facciamo questa prova.
I suoi consigli sono molto preziosi, la ringrazio.
Matteo
Salve, se non sostiene 60 kg io non lo collauderei mai. Naturalmente i produttori siete Voi e quindi i responsabili della immissione sul mercato, però le leggi non le ho scritte io, mi limito ad applicarle.
Se lo facessero tutti i progettisti non ci sarebbero le catastrofi a seguito di eventi naturali. Ovviamente sto facendo un ragionamento di tipo generale, ma anche un quadro di 15 kg può fare molti danni.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Buonasera ingegnere,
le chiedo se gli Archivi Compattati ( con mavimentazione manuale tramite ingranaggi collegati ad un volante) devono essere considerate macchine e se c’è per essi l’obbligo della Dichiarazione di conformità e della marcatura CE.
Inoltre volevo chiederle cosa pretendere dalle detti che smontano e rimontano tali attrezzature.
Grazie
Salve, meccanismi mossi da forza umana non sono considerati macchine, se si sollevano pesi però lo sono.
Rientrano certamente nella direttiva 2001/95/CE, che richiede redazione di un fascicolo tecnico in cui è presente una dichiarazione di conformità. Spero che le informazioni siano utili.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Buonasera,
volevo chiedere se un prodotto in nylon ed in particolare un gancio per quadri, deve avere marcatura CE. grazie!
Matteo Corghi
Salve, assolutamente no, ma deve rispettare la direttiva 2001/95/CE.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buonasera Ing. Carraro, la ringrazio per la risposta.
Corghi Matteo