Dall’invenzione all’alta performance in ridotte dimensioni
Ebbene si, la marcatura CE delle batterie è obbligatoria per la loro immissione sul mercato Europeo.
La definizione corretta è “batterie di pile” e consistono nell’insieme di molti elementi accoppiati, le pile appunto, che generano un flusso elettrico in corrente continua sulla base del numero di elementi che compongono la batteria. Anche le singole pile necessitano di marcatura CE.
Fu Alessandro Volta a condurre i primi esperimenti su prototipi di pile e da allora sono trascorsi molti anni durante i quali scienza e tecnologia hanno compiuto molti passi in avanti.
Oggi abbiamo a disposizione batterie che, con le loro dimensioni ridotte, consentono di ottenere ottime prestazioni. Esistono quelle usa e getta ma si trovano anche quelle ricaricabili. Si trovano inoltre in commercio differenti tipologie di batterie, che vengono scelte in base alla tipologia di utilizzo. Anche se esistono diverse tipologie di batterie, devono possedere un aspetto comune, ovvero devono essere non pericolose e devono essere marcate CE!
Quali sono le direttive che obbligano la marcatura CE delle Batterie?
Esiste una direttiva specifica sulle batterie che non parla di marcatura CE, ma spesso ci dimentichiamo che un prodotto può rientrare in più di esse. Le batterie infatti sono il primo e più semplice prodotto elettronico ed in quanto tali rientrano nella direttiva RoHS (link UE) che impone criteri molto rigidi sulla presenza di sostanze pericolose all’interno di apparecchiature elettriche ed elettroniche. La direttiva RoHS prevede che tutti i prodotti che rientrano in essa, quindi anche le batterie e pile, debbano essere obbligatoriamente marcate CE.
Hai bisogno di fare la marcatura CE delle batterie?
La C&C fornisce consulenza ed assistenza per la marcatura CE delle batterie e delle pile, per la redazione o l’adeguamento del fascicolo tecnico alle direttive ed alle norme vigenti nel territorio Europeo.
Per qualsiasi informazione e chiarimento in merito, potete contattarci senza alcun impegno. Riceverete sempre una risposta.
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Tel: +39 347 3233851
Buonasera,
le classiche batterie per auto (85071020 “accumulatori al piombo, dei tipi utilizzati per l’avviamento dei motori a pistone …. funzionanti con elettrolito liquido”), eventualmente importate dalla Turchia, devono avere la certificazione CE per essere immesse sul mercato?
Grazie
Salve,
l’importatore da un paese extra UE di un prodotto, per la legge si assume gli obblighi di fabbricante, pertanto dovrete eseguire un iter di conformità sul prodotto. L’iter in questione, per questa tipologia di prodotto, non prevede l’apposizione del marchio CE.
Cordiali saluti,
ing. Squizzato
Grazie mille
Buongiorno,
SIamo l distributori nazionali di una nota marca di torce prodotte in Cina a Shenzhen.
La ditta Cinese commercializza anche delle batterie con il proprio marchio che noi importiamo regolarmente da oltre 4 anni. Siamo iscritti al Registro Pile e Accumulatori Portatili, come a quello delle Torce (Lampade) a LED. Durante l’ultima importazione, non era mai successo prima, UPS ci ha bloccato la spedizione in attesa di ricevere la certificazione CE delle Batterie eseguita presso un ente certificatore Europeo. Abbiamo richiesto tali certificazioni alla nostra ditta da cui acquistiamo i prodotti ma ci ha detto che non ha le certificazioni CE eseguite presso un centro di certificazione europeo, ma quelle delle ditte produttrici della “Chimica” delle batterie ovvero di Samsung, LG, Sony etc.. È corretta da parte di UPS di tale richiesta ? visto che comunque la base del prodotto è di primarie marche internazionali che hanno già certificato il loro prodotto ? o siccome si tratta di un Re-Branding di prodotto devono essere certificate con la nuova etichetta ? Come risolvere tale Problematica per non far distruggere l’importazione da parte delle Dogane ?
Salve, se Lei fa una ricerca su questo sito o sul sito http://www.marcaturace.net inserendo la parola “dogan” in cerca, troverà una quantità di articoli, che spiegano cosa succede nelle dogane italiane a cura dei doganieri e degli spedizionieri, soprattutto i multinazionali.
Chieda in base a quale legge è richiesta questa certificazione e pretenda una risposta via pec, avrà delle belle sorprese.
Sappia che qualsiasi azione eseguita dai doganieri è illegale durante il transito doganale, come vede non uso il termine “dogana”, perchè l’istituzione non c’entra nulla in tutta questa illegalità, così come è illegale l’appoggio fornito dalle società di importazione e di intermediazione, che conoscono o dovrebbero conoscere gli articoli 27,28 e 29 del regolamento 765/2008/CE che Lei può scaricare da internet e sul qual può verificare quanto affermo.
Tutti gli importatori purtroppo abbassano la testa ed accettano questi soprusi, che quindi non cesseranno per opera divina, dato che nessuna autorità preposta interviene, pur essendo nota tutta la situazione.
Detto per inciso, neppure la Vostra attività è svolta correttamente, perchè la legge non prevede che sia un fabbricante extra europeo a garantire la sicurezza dei prodotti immessi nel mercato UE.
Forse non Vi è noto che il Vostro comportamento di vendita, non di importazione, Vi espone ad una multa da 10.000 a 50.000 € e fino ad un anno di condanna penale.
Inoltre non pensi che la Sua merce sarà mai distrutta, magari “sparirà”, dato che è facilmente commerciabile, ma non sparirà, si fidi.
Cordiali saluti
Buongiorno
Ci troviamo anche noi nelle medesime condizioni.
Lei saprebbe dirmi se ha risolto con UPS?
Cordiali saluti
Grazie mille
Buongiorno,
le batterie ricaricabili agli ioni di litio per terminali portatili rientrano tra i prodotti che necessitano la certificazione anche da parte di un Organismo Notificato?
Grazie
Saluti
Salve, assolutamente no, la direttiva sulle batterie non prevede neppure il marchio Ce, che però si deve mettere in base ad altra direttiva.
In nessun caso la legge cita l’organismo notificato.
Cordiali saluti
Ing. Squizzato