Il nome è abbastanza intuitivo, un po’ meno il significato o meglio ciò che viene sottinteso e ciò che implica una Dichiarazione di Conformità.
Il concetto è la base della qualità, così come intesa dalle norme ISO 9001, cioè il confronto tra ciò che è e ciò che deve essere.
La conformità presuppone un “modello”, una “regola”, una “specifica”, una “norma”, un “esempio”, con cui confrontare le caratteristiche di ciò che abbiamo prodotto con quelle che dovevamo ottenere.
Dichiarare la conformità a qualcosa, significa affermare e sottoscrivere, che ciò che abbiamo prodotto possiede come minimo, tutte le caratteristiche che qualcuno al di fuori ha definito.
Il “qualcuno al di fuori” è lo stato in cui il prodotto deve essere venduto e le caratteristiche minime sono contenute nelle leggi che quello stato ha emanato per regolamentare quel prodotto o quella famiglia di prodotti.
Il produttore che sottoscrive la Dichiarazione di conformità, dichiara che il prodotto rispetta le Direttive che lo disciplinano, eventualmente le Norme, se esistono, per quello specifico articolo ed altre leggi o documenti che in qualche modo diano delle indicazioni sulle caratteristiche minime da garantire.
Le Direttive, le Norme e le altre Leggi, a cui si dichiara la conformità, devono essere citate nella Dichiarazione di conformità, che deve essere sempre firmata dal legale rappresentante della ditta che immette il prodotto nel mercato.
Buongiorno e complimenti per gli articoli pubblicati.
Vorremmo acquistare una macchina tagliapavimenti da una ditta tedesca che ci propone la personalizzazione della targhetta metallica apposta sulla macchina con il ns. nome al posto di quello del produttore. In questo caso la dichiarazione di conformità deve essere sottoscritta dal produttore tedesco comunque o dobbiamo sottoscriverla noi?
Grazie per un Suo chiarimento.
Cordiali saluti.
Luisa
La macchina prodotta in Germania e regolarmente marcata CE non necessita di altro, neppure della personalizzazione con il Vostro nome, a meno che Voi non intendiate acquistare per vendere, risultando Voi i produttori.
Se la macchina è per Vostro utilizzo, la proposta del produttore mi sembra quanto meno equivoca, nel senso che in questo modo lui scompare dal ciclo di marcatura CE, cosa certamente conveniente per lui, ma non per Voi.
Se Voi andrete a vendere queste macchine con il Vostro nome, dovrete fare la marcatura CE e la dichiarazione a Vostro nome, quindi la proposta del produttore è vantaggiosa, ma se la macchina è per Vostro uso, rifiutate la “gentile£ offerta.
Cordiali saluti
Ing. Squizzato
sono proprietario di un cancello scorrevole motorizzato installato 30 anni fa , però tuttora in regola con normative di sicurezza : ora i miei inquilini(da nove anni) , che sono i responsabili della manutenzione,chiedono il “Fascicolo Tecnico di Conformità” per i loro manutentori.
Naturalmente non è mai esistito o richiesto tale fascicolo prima .
Chiedo se sono obbligato consegnarlo e che comunque come potrei fare.
grazie per la collaborazione
Salve, anche se in origine il cancello fosse stato marcato CE, dopo 10 anni dive essere rimarcato e dopo 10 anni marcato nuovamente, perché ogni 10 anni la sicurezza deve essere ricontrollata.
Quindi oggi deve essere fatta la marcatura ovvero il fascicolo tecnico.
Però dovrebbe occuparsene chi fa la manutenzione, altrimenti non si comprende cosa facciano.
Sono loro che devono verificare lo stato di sicurezza del cancello.
Dubito che 30 fa fosse in regola con le norme pubblicate successivamente.
Cordiali saluti
Ing. Squizzato
Salve. Forse non ho ben afferrato la differenza tra dichiarazione di conformità CE e certificazione CE. Sicuramente la dichiarazione di conformità CE è sempre obbligatoria (per quei prodotti per i quali esiste una direttiva) ma tale dichiarazione è sempre un auto-dichiarazione dal fabbricante? L’intervento dell’ ente notificato può certificare la dichiarazione di conformità CE? (ad esempio per dispositivi medici di classe III) . E In questo ultimo caso la marcatura CE è accompagnato da 4 cifre? (CExxxx).
Grazie per i chiarimenti
la dichiarazione di conformità la deve e la può fare SOLO il fabbricante, perchè solo lui è in grado di garantire la conformità di ogni singolo dispositivo prodotto.
L’organismo notificato può intervenire in vari modi, verifica la progettazione, verifica la conformità di un prodotto tipo, la redazione di tutto il fascicolo tecnico, quindi valuta anche com’è fatta la dichiarazione di conformità, ma la firma sulla dichiarazione è del fabbricante.
Per tutti i dispositivi di classe superiore alla prima e non solo per la classe III, dopo il marchio CE ci devono essere le quattro cifre che identificato l’organismo che è intervenuto.
Cordiali saluti
Ing. Squizzato
Gli European Technical Assessment sono Dichiarazioni di conformità? In particolare la ETA 10/0117 del 4/10/2016 relativa a guarnizioni autoespandenti per la protezione al fuoco
Salve, gli ETA non sono dichiarazioni di conformità, che nel caso specifico sarebbero dichiarazioni di prestazione.
Gli ETA sono delle vere e proprie norme ad personam ed ad prodotto, in base alla quali un produttore e solo lui, potrà fare la marcatura CE del suo prodotto che ha ottenuto l’ETA.
Un ETA è trasferibile ad altri prodotti diversi, può essere concesso dal titolare ad altri produttori di utilizzarlo per prodotti uguali o simili, ma la concessione deve essere formalizzata da un contratto e deve consentire l’accesso ai documenti tecnici (certificati di prova.
Cordiali saluti
ing. Squizzato
La ringrazio della risposta, che però mi costringe ad approfondire la richiesta. Sono un tecnico che si occupa di prevenzione incendi e in un’attività soggetta alle norme di Prevenzione Incendi è stata fatta la sostituzione delle guarnizioni autoespandenti delle porte di un ascensore. L’installatore dopo l’intervento deve produrre una “Dichiarazione di corretta posa in opera di materiali classificati ai fini della resistenza al fuoco” alla quale, ai fini della corretta individuazione del prodotto installato, deve allegare la dichiarazione di conformità del fornitore/produttore e le omologazioni o, in assenza di queste, il RAPPORTO DI PROVA ovvero il CERTIFICATO DI PROVA.
L’installatore mi ha fornito, allegato alla sua Dichiarazione di corretta posa in opera, l’ETA che ho citato. Vorrei capire se l’allegazione è corretta e completa. Dalla Sua risposta mi sembrerebbe di no, se ho inteso bene. Potrebbe confermare la mia interpretazione? Grazie
L’ETA corrisponde a dire che il prodotto è stato certificato a livello europeo, ma il produttore non può fornire copia dell’ETA, ma deve fornire la dichiarazione di prestazione che richiama l’ETA.
Dal punto di vista concreto, non c’è differenza, ma senza la dichiarazione di prestazione del produttore, l’ETA di per sè non ha valore.
Per fare un esempio è come se io invece di firmare un progetto, fornissi la copia della laurea, è chiaro che essendo laureato si presuppone che sappia fare il progetto, ma la cosa non è implicita, nessuno accetterebbe il mio attestato di laurea al posto della firma sul progetto, spero di aver chiarito la differenza.
L’ETA attesta che il produttore ha sottoposto a verifica tutta una serie di documenti relativi ad un campione di prodotto, ma la legge impone che firmi una dichiarazione di prestazione (DOP) per ogni prodotto venduto.
Cordiali saluti
ing. Squizzato
Grazie infinite. E’ stato chiarissimo e prezioso.
Cordiali saluti
Salve, grazie per l’articolo, è stato davvero molto utile.
Sono costretto però a farle una domanda: la dichiarazione di conformitàdeve esser necessariamente inclusa nel manuale del player?
Sono un grafico, e mi hanno chiesto di impaginare un nuovo manuale per un device. La dichiarazione di conformità è un foglio A4 e stona completamente con il resto del manuale. Posso essere due documenti separati?
Grazie in anticipo
Lorenzo
Salve, assolutamente si, può anche pubblicarla solo nel sito o produrre un documento a parte o nel manuale, comunque non ci sono vincoli sul format, ma solo sui contenuti.
Cordiali saluti
ing. Squizzato
se il prodotto che si intende mettere in commercio utilizzato da terzi è soggetto a controlli da parte dello Stato, il certificato di conformità in possesso a chi deve andare?
Ho già chiarito che la legge parla di marcatura CE ed in questa c’è la dichiarazione di conformità nessun certificato.
La dichiarazione di conformità rilasciata dal soggetto obbligato, assieme al manuale ed all’etichetta, devono accompagnare il prodotto al momento delle vendita, mentre tutto il fascicolo tecnico completo, rimane in azienda a disposizione delle autorità di controllo.
Cordiali saluti
ing. Squizzato
Salve, volevo chiedere un’informazione sulla marcatura CE per legno e compost.
Non riuscendo ad inserire tali prodotti nelle categorie per le quali è richiesto il marchio CE dalle direttive, posso almeno ricorrere ad una dichiarazione di conformità?
Grazie
Salve, il termine “legno” è troppo generico per poter dare una risposta precisa, mentre per il compost non esiste una norma armonizzata, quindi si deve far riferimento alla direttiva 2001/95/CE.
La dichiarazione deve sempre accompagnare il prodotto.
La saluto cordialmente
ing. Carraro
Buongiorno, avrei bisogno del vostro consiglio. Nel quadro di uno studio di fattibilità che stiamo conducendo io e un mio amico / potenziale socio, stiamo valutando la distribuzione di un prodotto che si ottiene dall’assemblaggio di alcune parti prodotte in Cina ma acquistate da importatori europei che già riportano il marchio CE. In pratica noi acquistiamo da una società olandese – che esibisce nome e cognome e che riporta il marchio CE – un kit di sei matite collocate in un contenitore che include anche un temperino. All’interno del contenitore inseriamo i semi di una piantina. Non modificheremmo il prodotto acquistato dalla Società olandese e lasceremmo il foglietto interno che riporta nome importatore e marchio CE. Aggiungeremmo però i semi acquistati da una società di Napoli. Il prodotto verrebbe però proposto in conto vendita ai negozianti con il nostro marchio. Abbiamo bisogno di certificare la conformità del prodotto? In caso positivo potreste seguirci voi e mandarci un preventivo? Grazie acnovero
Salve, posso immaginare che siano prodotti destinati a bambini, quindi sono considerati giochi.
Se la mia ipotesi è corretta è necessario fare la marcatura CE di tutto l’insieme, oppure vendete separatamente il prodotto acquistato ed i semi.
Le invierò privatamente il preventivo nel caso voglia fare la marcatura CE.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve. Devo richiedere la conformità alla ditta che ha realizzato l’impianto idro-sanitario presso la mia abitazione privata nel 2000. All’epoca mi venne rilasciata la fattura quietanzata ma nessuna dichiarazione di conformità. Ora però la ditta è chiusa per cessata attività. A chi mi devo rivolgere o chi devo denunciare per l’omessa consegna della conformita?
Salve, aveva tempo 10 anni per richiedere quel documento, mi sa che ora è un po’ tardi ed anche se lo avesse avuto all’epoca ora non sarebbe comunque valido.
Dopo 10 anni tutte le dichiarazioni o altro genere di documento a garnzia anche dei vizi occulti perde il suo valore.
Ora può solo interpellare un idraulico e chiedere un controllo dell’impianto, l’eventuale adeguamento e la conseguente dichiarazione di conformitá.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Buongiorno,
l’installatore deve elencare anche il materiale non fornito da lui ma presente perchè si tratta di un impianto già predisposto?
La domanda è troppo generica per poter fornire una risposta precisa, dovremmo conoscere di quale installazione sta parlando e chi fornisce i vari componenti. Inoltre è necessario sapere chi valuta tutti i vari componenti previsti, in genere un impianto ha un progettista.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Ad esempio una sostituzione di un condizionatore, predisposizione già presente, l’installatore fornisce il prodotto finito ma il materiale per il collegamento quali tubazioni in rame piuttosto che guaina o cavo elettrico.
Saluti
Elisa
In questo caso si tratta di installazione e deve rilasciare la dichiarazione di corretta installazione, mentre quella di conformità del prodotto deve essere già assieme al prodotto.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Ok ma nella dichiarazione di conformità di corretta installazione dovrò elencare il materiale utilizzato per l’installazione del condizionatore, e la mia domanda è: devo elencare anche il materiale utilizzato ma già presente, non nuovo e fornito da noi, perché la predisposizione era già stata effettuata da un’altra ditta in quanto si tratta di sostituzione di condizionatore?
Salve, il modello di dichiarazione di conformità di installazione è contenuto nella legge, quindi ritengo più opportuno che Lei segua quanto indicato in essa, piuttosto che le mie indicazioni, come ho scritto molte volte, non è il caso di fidarsi di ciò che trova in internet, è sempre meglio verificare alla fonte.
Personalmente so esattamente cosa dice la legge e come deve essere compilato il modello, ma siccome la responsabilità è di chi lo firma, è sempre meglio verificare di persona.
Lei può comunque indicare le componenti già presenti e quelle nuove, così ottiene la massima chiarezza.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno,
volevo sapere a seguito di modifica del mio impianto idraulico per l’installazione di un addolcitore in resine con un prefiltro per sabbia, l’azienda installatrice è obbligata a rilasciarmi la dichiarazione di conformità di quanto eseguito? Ovviamente non di tutto l’impianto ma solo del lavoro svolto intendo. Se non me l’hanno rilasciata, è una loro mancanza o mia che avrei dovuto richiederla? Eventualmente quale legge o articolo potrei citare all’azienda riguardo l’obbligatorietà a seguito modifica? Vi ringrazio per la delucidazione, saluti
Salve, l’intervento di modifica dell’impianto idraulico prevede che alla fine venga rilasciata una dichiarazione di corretta installazione, relativa al lavoro svolto, vedi legge 37/08.
Naturalmente chi ha eseguito l’intervento risponderà di quanto eseguito e non di situazioni pregresse.
La saluto cordialmente
ing. Carraro