Cosa si intende esattamente per isola di lavoro?

Nel concetto più diffuso del termine si intende un insieme di macchine che lavorano in modo connesso tra di loro per effettuare una serie di lavorazioni su un pezzo, che di solito da luogo ad un componente finito, che non necessita di nuove lavorazioni. Questa non è una prerogativa assoluta, in senso più generale “isola di lavoro” indica qualcosa che si contrappone alla lavorazione in catena, dove le operazioni si susseguono separatamente, ma in maniera da formare un continuum. Nell’isola ci sono una serie di lavorazioni predefinite, spesso completamente automatiche e l’operatore può occuparsi del carico e dello scarico, oppure essere coinvolto in qualche fase.

Perchè l’isola di lavoro rientra in Direttiva Macchine?

Normalmente un’isola di lavoro è composta da due o più macchine, che per tale ragione diventano “quasi macchine” essendo interconnesse tra di loro.

Le possibili combinazioni sono innumerevoli, quindi non è possibile stabilire una definizione che descriva ogni tipo di isola di lavoro, ma è certo che trattandosi di macchine, debba rispettare nel complesso l’omonima direttiva essendo di fatto una macchina.

La marcatura CE dell’isola di lavoro dunque è una procedura sempre necessaria.

Il costo della manodopera e la sua difficile reperibilità, ha spinto le aziende, ormai da molti anni a ricercare sempre maggiori automatismi nella produzione, per tale ragione sia le isole di lavoro sia i centri di lavoro hanno avuto un grande sviluppo, perché possono sostituire con sistemi meccanici ed automatici, una parte dell’intervento dell’operatore.

Cosa ha permesso la grande diffusione delle isole di lavoro e dei centri di lavoro?

Le problematiche legate alla manodopera sono state la spinta propulsiva verso queste soluzioni tecnologiche, ma ciò che ne ha permesso il grande sviluppo è stato il progresso dell’informatica. Senza un supporto informatico, che è diventato sempre più sofisticato ed efficace, non sarebbe stato possibile sequenziare una serie importante di attività che in genere compongono un ciclo di produzione e rendere il tutto indipendente dal diretto intervento dell’uomo.

Con i software è possibile ormai da qualche decennio, programmare praticamente ogni tipo di attività e quando la quantità di lavoro lo giustifica, diventa vantaggioso trasferire tutto all’interno dei computer. Si programma una volta e si lavora per un numero illimitato di volte.

In cosa consiste la marcatura CE di un’isola di lavoro?

Innanzitutto, il fabbricante deve eseguire o verificare la marcatura CE di tutte le macchine che compongono l’isola e poi eseguire una nuova marcatura CE la cui necessità nasce dal fatto che l’interconnessione delle varie macchine potrebbe dar luogo a pericoli che prima non esistevano nelle singole macchine o erano di livello di rischio inferiore. Quindi il FASCICOLO TECNICO dell’isola deva partire da un’analisi dei rischi dell’insieme, che ricordiamo non è la semplice somma di varie macchine.